Ad oggi l’unica modalità di rimozione definitiva delle cisti è l’asportazione chirurgica di queste lesioni comprensive della loro capsula di rivestimento. Sono possibili anche altre metodiche come l’aspirazione e il G, soprattutto in presenza di complicanze, ma in questi casi i tassi di recidiva sono alti e potrebbe rendersi necessario sottoporsi comunque all’intervento chirurgico.
La rimozione viene effettuata in sala operatoria, nel rispetto delle condizioni di sterilità.
Fra le varie tecniche di rimozione preferisco utilizzare la innovativa tecnica tramite biopsia puch, con una incisione minima alternativa all’intervento classico, utilizzabile nei casi di cisti non complicate. Tramite un piccolo foro si fa fuoriuscire il contenuto della cisti, dopo averne fatto collassare le pareti premendo ai lati della sacca. A tal punto la parete della cisti si distacca dai tessuti circostanti e diventa facilmente estraibile. Questa tecnica da un risultato estetico migliore rispetto l’intervento classico ed è indicata in particolare nelle zone esposte.
Per poter curare in maniera efficace e risolutiva una cisti sebacea è molto importante conoscere bene questa lesione, le cause scatenanti e tutte le condizioni che portano al suo peggioramento.
La cisti è una sacca o cavità chiusa, di natura normale o patologica, rivestita da una membrana e ripiena di liquidi, gas o materiale semisolido.
Le raccolte di liquido non delimitate da membrana vengono definite pseudo cisti.
Le forme più comuni di cisti in ambito dermatologico sono le cisti epidermoidi, chiamate impropriamente cisti sebacee.
Le possibili cause all’origine di una cisti sono numerose.
Tra i fattori predisponenti va sicuramente citata la predisposizione genetica, la pelle grassa, processi infettivi e condizioni infiammatorie croniche.
Sono ugualmente colpiti gli uomini e le donne
Esistono diversi tipi di cisti. Fra le più comuni sicuramente vanno ricordate:
– Le già citate cisti epidermiche da inclusione (cisti sebacee) che originano dall’ostruzione di un dotto nella ghiandola sebacea.
Sono color carne, possono raggiungere dimensioni notevoli e contengono prevalentemente sebo. Tendono ad avere una consistenza solida e a muoversi facilmente all’interno della cute. Spesso presentano un poro allargato che le sovrasta. Possono svilupparsi ovunque, ma sono più frequenti sulla schiena, sulla testa e sul collo
– Le milia, piccole cisti cheratiniche sub epidermiche che si sviluppano dalle unità pilo sebacee o dai dotti delle ghiandole sudoripare.
– Le cisti trichilemmali, cisti che si formano nel follicolo pilifero. Sono per lo più rilevate sul cuoio capelluto.
Ricordano le cisti epidermoidi e si manifestano anch’esse come noduli duri, a lento accrescimento nel sottocute. Sono lisce all’esterno e contengono materiale cheratinico.
Le cattive abitudini come l’utilizzo di creme grasse, i prodotti occlusivi e uno stile di vita sregolato possono determinare alterazioni nel sebo presente sulla cute, favorendo l’occlusione dei dotti delle ghiandole sebacee e conseguente formazione delle cisti.
No, tuttavia i traumatismi possono determinare la rottura di una ciste e causarne l’infiammazione e la secondaria infezione batterica.
Sono asintomatiche salvo casi di complicanze come rottura e secondaria infezione, o pressione su strutture circostanti.
I lipomi, a differenza delle cisti, sono dei tumori benigni del grasso superficiale sottocutaneo. Sono causati da un anomalo sviluppo di cellule lipidiche (chiamate adipociti) che vengono rivestite da una capsula fibrosa.
Possono insorgere a qualsiasi età, ma sono più frequenti dopo i 50 anni.
Partendo dalle cisti, esse tendono ad essere multiple, più superficiali e ben circoscritte rispetto la cute sana circostante. La loro consistenza è duro-elastica e sono mobili sui piani sottostanti.
I lipomi sono generalmente di dimensioni più grandi rispetto alle cisti, di consistenza più morbida, ed è difficile stabilire senza esami strumentali i loro limiti periferici in quanto sono posti nel grasso sottocutaneo.
Si. La visita specialistica è fondamentale in presenza di una lesione nodulare sottocutanea per poter fare una diagnosi corretta.
Esistono numerose condizioni patologiche associate a lesioni simili alle cisti. In alcuni casi anche i linfonodi ingrossati possono sembrare cisti. E’ sempre importante rivolgersi al medico per non sottovalutare eventuali patologie meritevoli di attenzione.
Le cisti sono lesioni benigne che solitamente restano stabili di dimensioni negli anni, con complicanze che occorrono solo dopo rottura o traumatismi.
No in alcuni casi può rendersi necessario sottoporsi ad esami strumentali come l’ecografia cutanea. Con questo esame, soprattutto nei casi dubbi, è possibile fare la diagnosi corretta e stabilire le dimensioni esatte della lesione in esame.
Per le cisti si utilizza una sonda ad alta frequenza. Ecograficamente si presentano come formazioni nodulari, tondeggianti-ovalari, solide, sottocutanee, a contenuto tipicamente disomogeneo, iso-ipoecogene.
Nei casi dubbi si può procedere con esami più accurati come la risonanza magnetica
L’infiammazione di una cisti, se questa non è seguita da infezione, può in molti casi risolversi spontaneamente anche senza terapia.
Possono essere utili iniezioni di piccole quantità di corticosteroidi in prossimità della cisti per ridurre l’infiammazione.
In caso di cisti rotta con infezione secondaria, va effettuato una incisione ed un drenaggio della lesione, con seguente terapia antibiotica.
L’asportazione chirurgica è il miglior trattamento, ma dovrebbe avvenire quando la cisti non è infiammata. In presenza di infiammazione infatti la parete della cisti diventa molto friabile e ci sono alti tassi di recidiva.
Nel web ci sono molti siti con guide o suggerimenti atti a contrastare le cisti sebacee. Ad oggi non esistono prove scientifiche tuttavia dell’efficacia di trattamenti naturali o cure fai da te. E’ sempre meglio rivolgersi allo specialista.
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